Nella pellicola “Lo squalo”, uno dei capolavori di Steven Spielberg, compaiono due lame “da Hollywood” degne di essere ricordate. Per questa ragione, in attesa di Culter Expo nel padiglione C di Militalia (22/23 ottobre 2022), abbiamo realizzato una sintesi dell’approfondimento di Lame D’Autore – Iso Media Editore – www.isomedia.it (pubblicato sui numeri 88 e 89) sui coltelli apparsi nel film.
“Lo squalo”: una breve retrospettiva sul film
“Lo squalo” (intitolato “Jaws” nella sua release originale americana) è uscito al cinema nel 1975 ed è tratto dall’omonimo romanzo del 1974 di Peter Benchley. Il film è uno dei lavori più celebri e riusciti di Steven Spielberg come regista e, in seguito al suo successo, sono stati realizzati ben 3 sequel: “Lo squalo 2” (1978), “Lo squalo 3” (1983) e “Lo squalo 4 – La vendetta” (1987).
Mentre il primo capitolo è stato accolto in maniera estremamente favorevole dal pubblico e dalla critica, i tre capitoli successivi sono stati apprezzati progressivamente di meno e l’ultima pellicola, in particolare, è considerata uno dei flop cinematografici più iconici della fine degli anni ’80.
La trama
La trama del film, così come quella del romanzo originale, è ricca di sfumature, simbolismi e connotazioni e può essere paragonata ai momenti in cui il Male (identificato, in questo caso, dallo squalo) colpisce inaspettatamente le nostre vite. Un Male nel quale emergono anche le debolezze umane dei personaggi del lungometraggio.
Intorno alla metà degli anni ’70, la località di mare Amity (un’isola fittizia del New England) viene sconvolta da una serie di attacchi ai bagnanti da parte di uno squalo. Per porre fine al problema entrano in gioco il Capo della Polizia Martin Brody, il biologo marino Matt Hooper e il pescatore professionista Quint, che danno il via a una pericolosa caccia che minaccerà più volte le loro vite.
I coltelli utilizzati nel film
Durante la pellicola compaiono due coltelli: una comune lama da cucina e un machete utilizzato dall’Esercito Franco-Senegalese.
Il coltello da cucina, nello specifico, viene utilizzato dal biologo Hooper per aprire la pancia del pescecane catturato da dei cacciatori dilettanti, uno squalo tigre che, inizialmente, viene ritenuto il responsabile dei morti di Amity.
Il machete, invece, viene usato invano dal pescatore professionista Quint per cercare di uccidere lo squalo colpevole dei massacri prima di venire anch’egli divorato. È noto come “coupe-coupe” (taglia-taglia) ed era una delle principali armi dei Tirailleurs sénégalais (fucilieri senegalesi), un corpo di fanteria coloniale dell’esercito francese che nasce nel 1857.
I tirailleurs sénégalais, composti da reclute di tutte le principali regioni dell’impero coloniale francese, hanno prestato servizio in diversi conflitti bellici, tra cui spiccano le due guerre mondiali.
Questo coltello, utilizzato specialmente durante i combattimenti all’arma bianca del primo conflitto mondiale, era, in un primo momento, denominato “sabre d’abattis” (sciabola da taglio). Nella sua versione iniziale aveva una lama in acciaio al carbonio con bisellatura full-flat lunga 370 millimetri,
spessa 4,5-5 millimetri, e un’impugnatura full-tang lunga circa 150 millimetri costituita da due guancette in legno (spesso, ma non sempre, di quercia) fissate al codolo tramite tre rivetti in ottone, per una lunghezza totale di 520 millimetri circa.
Nelle sue incarnazioni successive la lama è leggermente incurvata verso l’alto ma, a grandi linee, mantiene sempre lo stesso aspetto fino alla sua scomparsa come arma di ordinanza, che avviene tra il 1960 e il 1962 con lo scioglimento dei fucilieri senegalesi.
Il “coupe-coupe” venne realizzato, tra la fine dell’800 e la prima metà del ‘900, in molte centinaia di migliaia di esemplari. I produttori principali, tutti francesi, furono le coltellerie Dumas, Carrette & C.ie Paris, Saut du Tarn.
Perché il machete compare nel film?
Ma per quale ragione questo coltello è stato utilizzato nel film di “Lo squalo”?
I militari statunitensi entrano in contatto per la prima volta con il “coupe – coupe” durante la Seconda guerra mondiale, quando i Tirailleurs sénégalais prestano servizio con le truppe alleate in Africa occidentale, in Italia e in Corsica. In questo modo il machete utilizzato dalle truppe coloniali francesi arriva negli Stati Uniti, dove, nel dopoguerra fino agli anni ’70, si poteva comperare negli spacci di surplus militare al prezzo di circa 3 dollari. Si può quindi affermare che il coltello è un riflesso del periodo in cui è stato girato il film e anche adatto all’obiettivo che si pongono i protagonisti della pellicola: è un prodotto economico, acquistabile negli “store” americani per pochi dollari e ideale per tentare di ferire uno squalo.
“Coupe- coupe”: dove lo posso trovare?
È possibile ricorrere a due opzioni se si vuole acquistare questo machete: esplorare il mercato dell’usato (assicurandosi che il coltello sia originale e in buone condizioni) o, in alternativa, comprare una riedizione prodotta da Bark River Knives. Quest’ultima è molto fedele allo strumento originale e presenta le seguenti caratteristiche: lama lunga 355 mm e spessa 5,5 mm in acciaio A2 temprato a 58 HRC, lunghezza totale di 498 mm, peso di 765 grammi (fodero in cuoio escluso).
Ti aspettiamo a Militalia!
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