Forse non tutti avrebbero scommesso su un successo così pieno dell’edizione 2021 di Militalia dedicata al Milite ignoto (leggi qui l’articolo di approfondimento).
Correva l’ormai lontano novembre 2019 quando l’appuntamento più amato da tutti gli appassionati di militaria, italiani e non, dovette lasciare il campo al lunghissimo silenzio imposto dalla pandemia. Due interminabili anni in cui il mondo è cambiato, ma non per chi crede nella tradizione militare e nella sua storia come tema di arricchimento culturale e fonte del tutto legittima di attività economica, tanto più fortunata quanto più animata da uno spirito e una competenza che in molti casi sfociano in veri e propri sentimenti patriottici.
Militalia: le Forze dell’Ordine in fiera
Questo è anche il carattere più precipuo della rassegna di Novegro, che le conferisce quel calore e quell’entusiasmo che solo l’accostamento alle grandi vicende del passato, insieme alla condivisione di tanti amici, possono dare. Ecco allora l’atmosfera di rimpatriata festosa che si respirava nel padiglione riservato alle Associazioni d’Arma, in un caleidoscopio di insegne e colori prodotto dalle specialità presenti, tra cui Carristi, Bersaglieri, Fanti, Trasmettitori, Incursori, Paracadutisti, Finanzieri (molti con le loro uniformi storiche), i cultori della guerra bianca in Lombardia, il Movimento nazionale Istria-Fiume-Dalmazia, l’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo con il proprio Autoreparto e i mezzi dell’International Military Vehicle Collectors.
Cimeli di ogni tipo
In ogni stand non solo cimeli ma anche documentazioni e gadget di un’attualità in cui le tradizioni ritornano a nuova vita. Il grande padiglione, invece, nel quale era disciplinatamente radunata la gran folla degli operatori, presentava scorci di indiscussa professionalità attraverso l’esposizione di pezzi ricercati, soprattutto per quanto concerne le decorazioni e la medaglistica, per non parlare delle uniformi e di ogni tipo di copricapo e corredo militare.
Il Marò girone alla cerimonia di inaugurazione
Come ogni anno l’inaugurazione ufficiale ha rappresentato il momento solenne di avvio della Manifestazione. Preceduto dall’Alza Bandiera, effettuato da un picchetto dei Carristi milanesi con l’emozionante supporto della Fanfara dell’Associazione Nazionale Bersaglieri “Luciano Manara”, l’evento ha avuto protagonista indiscusso il Fuciliere di Marina, Secondo Capo Scelto Salvatore Girone, il nostro marò del famoso caso avvenuto in India con il suo compagno d’armi Lgt. Massimiliano Latorre. Verso di lui sono scattati gli applausi delle Autorità presenti: il Gen.Sabato Errico (Presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Carristi d’Italia), il Gen.Mauro Arnò (già Comandante del Centro Documentale di milano), il Ten.Col..Basso del Ce.Ri.Mant. di Milano, il Ten.Azzone (Vicecomandante della Compagnia Carabinieri di San Donato Milanese).
Il Riconoscimento assegnato a Girone
A Girone è stato consegnato dall’Arch.Pagliuzzi , Presidente della mostra, quale riconoscimento simbolico di sostegno ed amicizia, il crest di Militalia con incise le parole: “Per il senso del dovere e l’orgoglio di Patria”
Una tematica in onore del centenario del Milite Ignoto
Non a caso la consegna è avvenuta al centro della tematica doverosamente dedicata per questa edizione al Centenario del Milite Ignoto, con una rassegna di uniformi dell’epoca e alcuni reperti di forte richiamo, oltre che di preziosa documentazione storica quali due cassette complete delle dotazioni di due Ufficiali, anch’essi caduti sul fronte del Carso.
Una manifestazione all’insegna della cultura
Un dato molto importante, a testimoniare lo spessore a cui è giunta la Manifestazione, è stato il numero di presentazioni editoriali e di conferenze su temi storici militari che si sono susseguite nei due giorni e che hanno richiesto lo sdoppiamento delle aree a loro dedicate. Ben ventotto gli incontri con il pubblico, sempre attento e numeroso, che spaziavano da argomenti tecnici come le armi, i reparti speciali, i supporti logistici di una volta (tra cui non mancava il mulo, umile e paziente compagno di generazioni di soldati), la trattazione di vicende storiche quali la figura di Giulio Cesare, Austerlitz, l’8 settembre e argomenti particolari con rivelazioni di grande interesse, come gli impianti missilistici segreti sovietici installati nei dintorni di Berlino Est e smantellati appena agli inizi degli anni ’90.
Carri armati in azione
Militalia, tuttavia, non è solo un insieme di seriose raccolte ma anche un cuore dinamico e pulsante di movimentazione di mezzi militari, attesissimi dagli appassionati e dal pubblico di ogni età. Proprio quest’anno è stata sperimentata una nuova area di prova per cingolati perfettamente rimessi a nuovo e funzionanti, che ha visto la corsa dello Sherman M4 prodotto dagli americani nel 1942 e dei nostri M13/40 e M40 (un semovente di artiglieria restaurato di recente): una ricostruzione praticamente filologica degli scenari del nord Africa nella 2.a Guerra Mondiale, che rifulsero del valore dei nostri Carristi.
Softair e rievocazioni storiche, che passione!
Tornando ai tempi nostri, è infine da segnalare sotto l’aspetto ludico-sportivo il rinnovato interesse per il soft-air, a cui era dedicato un intero padiglione fronteggiato, quale curiosa nemesi storica, dalle spade, dalle lance e dalle picche maneggiate dal Gruppo Historica che si muoveva, in un altro settore della mostra, in un contorno di costumi e arredi medievali di raffinata precisione. Le loro armi bianche, bene esposte in possanza e torniture artistiche, fiancheggiavano la sezione Culter Expo, animata da un qualificato numero di artigiani specializzati nella creazione di coltelli delle fogge e delle prestazioni più diverse.