INTERVISTA A PUNISHMENT 18 RECORDS, ETICHETTA SPECIALIZZATA IN HEAVY METAL, THRASH E DEATH METAL
Il mondo della musica underground è estremamente variopinto e si può trovare veramente di tutto, dalle band iper sperimentali che ibridano più generi musicali a quelle che, invece, emulano il meglio possibile i loro idoli del passato.
Ma perché questa galassia di piccoli e misconosciuti gruppi, oltre ad essere ricca di chicche per gli appassionati di musica e di vinile, è importante anche per il mondo musicale in generale?
In vista della prossima edizione di Novegro Vinile Expo, abbiamo fatto una chiacchierata con Corrado Breno, titolare dell’etichetta discografica Punishment 18 Records (specializzata in heavy, thrash e death metal), e abbiamo discusso, fra le varie cose, anche di questo tema di grande rilevanza per i musicofili.
Punishment 18 Records: la nascita dell’etichetta
“In passato svolgevo un altro lavoro e puntare su un’etichetta indipendente in ambito metal è stato decisamente un azzardo – ha raccontato l’owner – La musica è sempre stata il mio interesse principale e, con il tempo, sono riuscito a renderla una professione full time. A differenza di altre persone che lavorano in questo ambito, io non scrivevo per webzine di settore ma collaboravo come fotografo durante diversi concerti. I contatti e “le basi” per capire come creare un’etichetta li ho avuti conoscendo persone di label di paesi esteri, con cui ho costruito un rapporto umano semplicemente comprando i loro dischi e instaurando delle conversazioni”.
L’avventura di Corrado ha inizio nel 2006, quando decide di fondare l’etichetta con l’intento di replicare lo spirito di altre realtà equivalenti anche sul suolo italico.
Il nome della label, come i lettori metallari avranno intuito, è una fusione dei titoli di due delle più popolari canzoni dei Megadeth (“Holy Wars… The Punishment Due” e “Hangar 18”).
“La prima band che abbiamo prodotto sono stati i Ground Control, un gruppo thrash metal veneto. Dall’ascolto del loro demo che ci hanno consegnato, e avendo instaurato un ottimo rapporto umano con i membri della band, è cominciato il processo di realizzazione del disco. Il loro primo album ha dato quindi inizio alle nostre pubblicazioni ed è stato stampato in un numero di copie elevato (circa 1500) se rapportato a quanto accade oggi per le band underground. Vista la quasi inesistenza delle piattaforme di streaming, gli appassionati erano più propensi ad acquistare un disco a scatola chiusa basandosi essenzialmente sul passaparola positivo”.
Perché l’underground?
Il titolare ha poi voluto spiegare ciò che apprezza della musica underground e perché quest’ultima gioca un ruolo fondamentale nel suo mercato di riferimento:
“L’heavy metal è un genere in cui, di norma, chi vi si avvicina tende ad allargare il più possibile i suoi ascolti. Io, per esempio, amo spaziare nelle cose che ascolto e, per questo motivo, ho reclutato anche gruppi power e doom metal (che non sono fra i sottogeneri di riferimento di “Punishment”). Ciò fa sì che ci sia molto movimento nell’underground e che ci sia sempre una ricerca di band giovani. Questi gruppi svolgono un duplice ruolo: da una parte fanno sì che il genere musicale non muoia nel tempo e, dall’altra, fanno vivere una seconda giovinezza alle band a cui si ispirano maggiormente”.
Lo scouting delle nuove band
Ma come si muove un’etichetta indipendente nel momento in cui è alla ricerca di “carne fresca” da inserire nel suo roster? La risposta, perlomeno per quanto concerne Punishment 18 Records, non è assolutamente univoca e la socialità sembra essere il denominatore comune per tutte le strategie che vengono seguite per questa attività.
“I percorsi che ci portano a reclutare un nuovo gruppo sono diversi: volte le band ci scrivono via mail e, se siamo interessati alla loro proposta musicale, continuiamo a scriverci per poi, eventualmente, incontrarci dal vivo. Con le band italiane, invece, capita spesso che ci lascino i loro demo direttamente al nostro stand durante le fiere del disco o i concerti. Capita proprio qui che vanno spesso a crearsi delle piacevoli e proficue relazioni umane. In altri casi ci muoviamo noi direttamente: ascoltiamo del materiale che ci interessa su dei canali YouTube tematici (come “New Wave of Old School Thrash Metal“) o, più sporadicamente, su Bandcamp e, se rimaniamo colpiti, proviamo a contattare noi i gruppi”.
Una passione “in tour” per l’Europa
Punishment 18 Records, secondo quanto riportato da Metal Archives, include attualmente nel suo roster ben 76 band (senza contare tutte quelle con cui c’è stata una collaborazione in passato). La maggior parte dei gruppi, vista la volontà di Corrado Breno di promuovere la scena musicale del Belpaese, è italiana ma non mancano le band da tutto il resto del mondo. Tra i numerosi gruppi spiccano anche nomi piuttosto noti tra gli appassionati, come In.Si.Dia, Hyades, Chronosphere e Drakkar.
Grazie a un accordo con l’importante etichetta metal “Century Media”, la label italiana distribuisce anche ristampe di vecchie pubblicazioni del catalogo di quest’ultima e dà così nuova vita ad album classici del genere:
“Ai nostri stand, oltre al materiale delle band del nostro catalogo, vendiamo dischi metal di ogni tipo e giriamo l’Europa per prendere parte a tante fiere ed eventi musicali – ha spiegato il titolare – In questo frangente, per esempio, abbiamo presenziato al Wacken Open Air, al Summer Breeze e all’Hellfest”.
Novegro Vinile Expo: Ti aspettiamo!
La lettura di questa intervista ti ha fatto venire voglia di scoprire nuova musica o, semplicemente, di comprare altri dischi?
Punishment 18 Records ti aspetta a Novegro Vinile Expo insieme a tanti altri espositori con musica per tutti i gusti!
L’appuntamento è per il weekend del 5-6 febbraio presso il padiglione D del Parco Esposizioni Novegro.