La valutazione economica dei francobolli è un’operazione molto meno immediata di quello che potrebbe sembrare e richiede, necessariamente, un attento studio del mondo della filatelia.
A sottolinearlo è il perito filatelico Egidio Caffaz, attivo nel settore peritale dal 1975 e quindi grande esperto di tutti i fattori che bisogna tenere in considerazione quando si analizza da vicino un francobollo.
Viste le sue conoscenze approfondite, lo abbiamo intervistato per capire tutti gli step imprescindibili per far valutare le affrancature.
Far valutare i francobolli: un’operazione non scontata
La filatelia è un ambito decisamente complesso: ci sono innumerevoli francobolli delle più svariate tipologie e di ogni Paese del globo.
Per questa ragione, come spiegato da Caffaz, non bisogna mai giungere a conclusioni affrettate quando ci troviamo di fronte a dei pezzi che paiono essere rari.
“Tante persone mi contattano pensando di aver trovato dei tesori ma, nella maggior parte dei casi, le cose non stanno così – ha affermato il perito – Il più delle volte, infatti, vengo chiamato da non appassionati che hanno ereditato una collezione e che, basandosi sulle informazioni fuorvianti reperite su internet, non sono in grado di distinguere i pezzi effettivamente di valore da quelli falsi o di poco conto. Se in quella collezione ci fosse veramente un francobollo davvero raro, solitamente, il possessore originale avrebbe avuto sicuramente cura di comunicarlo agli eredi”.
Di conseguenza, come evidenziato da Caffaz, prima di abbandonarsi a facili entusiasmi e di rivolgersi a un perito occorre impegnarsi a studiare l’ambito filatelico.
Come orientarsi nel mondo della filatelia
Ma se le nozioni che troviamo sul web sono spesso poco accurate e imprecise, a quali fonti dobbiamo fare riferimento per documentarci sulla filatelia?
“È importante prendersi del tempo per esaminare cataloghi, manuali e riviste specializzate – ha specificato il perito – Tuttavia, per capire come distinguere i falsi, è bene chiedere chiarimenti a qualcuno che possa aiutarci a leggere al meglio queste fonti. Tendenzialmente, quel qualcuno può essere un collezionista di lunga data. Dopo aver superato queste fasi preliminari, si può finalmente contattare un perito ben conosciuto e accreditato e ottenere, una volta comprovato il valore del pezzo, un certificato di autenticità e garanzia“.
Cosa determina la rarità di un francobollo?
Come abbiamo scritto nel nostro articolo sui francobolli italiani più costosi, ciò che determina il valore di un pezzo singolo o di una serie è legato a:
- le condizioni di conservazione
- il numero di esemplari esistenti
- la presenza di determinate particolarità (come un errore di stampa, una varietà etc.)
“Attenzione: non è detto che un francobollo antico valga per forza di più di uno moderno – ha ricordato Caffaz – Il pezzo “Errore di Gioventù” del Vaticano del 2023 (dedicato alla Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona), per esempio, è stato ritirato dagli sportelli del “Cupolone” nel giorno successivo all’emissione perché ritenuto “colonialista”. In quanto francobollo in corso per poco tempo ed esistente in circa 1500 esemplari, il suo valore facciale di 3,10 euro è aumentato di 500 volte, arrivando quindi a circa 1500 euro nei contesti di vendita”. Parlando di esempi analoghi più famosi, è impossibile non citare il Gronchi Rosa del 1961“.
L’acquisto e la vendita dei francobolli
Il perito, inoltre, ha raccomandato di mantenere lo stesso atteggiamento di pazienza e di studio anche quando dobbiamo comprare o vendere dei pezzi: “Non bisogna essere precipitosi negli acquisti quando ci troviamo davanti a ciò che sembra essere un affare e nemmeno svendere le collezioni a chicchessia. Nel primo frangente, infatti, si corre il rischio di acquistare dei falsi. Nel secondo caso, invece, senza conoscerne l’effettivo valore, si rischia di dilapidare un patrimonio anche ingente. Proprio per questi motivi è fondamentale conoscere il più possibile il settore e rimanere costantemente aggiornati“.
Un consiglio per i neofiti
Caffaz, infine, ha voluto lasciare un consiglio a chi vorrebbe iniziare ad avventurarsi nell’affascinante universo della filatelia: “È imprescindibile restringere il proprio raggio di azione e concentrarsi su un ambito specifico. In tal senso, ci si può focalizzare su un singolo Paese, periodo storico o tema delle illustrazioni (es: animali, calcio, fiori etc.). Estendendo troppo i nostri interessi è impossibile completare una collezione: nel mondo esistono milioni di francobolli e collezionarli tutti avrebbe chiaramente dei costi insostenibili”.
Lo Studio Filatelico Caffaz
Egidio Caffaz esercita la sua professione di perito presso lo Studio Filatelico Caffaz di Padova, situato in Via Penghe 1 b – 35030, Caselle di Selvazzano.
Ecco come contattarlo:
- egidio@caffaz.it (per il contatto diretto con Caffaz)
- info@caffaz.it (per info sui vari servizi)
TELEFONO
Cellulare: 330 242691
Studio (tel. e fax): 049 8978866
SITO WEB: www.caffaz.it
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