5 STORIE A FUMETTI DI BATMAN DA NON PERDERE

“Sono la Vendetta, sono la Notte, sono Batman!”

Il vigliante mascherato di Gotham City, creato da Bob Kane e Bill Finger nel 1939 per la DC Comics, è presente nel nostro immaginario collettivo da tantissimo tempo grazie a una miscela di fattori esplosivi: le origini tragiche, il design decisamente dark, una galleria di nemici molto carismatici, la marcata componente investigativa di varie saghe e l’enorme forza di volontà del supereroe nelle battaglie notturne contro la criminalità della sua città (e non solo).

Nel corso degli anni sono stati scritti e disegnati innumerevoli albi a fumetti che lo vedono protagonista, dai quali sono poi stati tratti film, serie animate e videogiochi di grande successo anche tra il pubblico mainstream non avvezzo alla lettura della nona arte. Questo successo dimostra che il Cavaliere Oscuro, a dispetto della sua età, è ancora in grado di emozionare grandi e piccini.

In questa infinta pletora fumettistica, è possibile individuare delle storie del “Miglior Detective del Mondo” da non perdere?

Abbiamo provato a rispondere a questo difficile interrogativo selezionandone cinque.

Una premessa sulle avventure di Batman selezionate

Nella nostra selezione abbiamo dovuto omettere numerosi titoli di spessore molto amati dai bat-fan, dei quali potremmo però parlare in futuro. Tra questi ultimi ricordiamo: “Il Lungo Halloween”, “Vittoria Oscura”, “Hush”, “Una morte in famiglia”, “Knightfall”, “Il ritorno del Cavaliere Oscuro”, “Batman: Cavaliere Bianco”, “Batman: Dannato”, “L’uomo che ride”, “Dark Nights: Metal”, “Arkham Asylum”, “Gothic” etc.

“La setta” (1988)   

Sceneggiata da Jim Starlin (celebrato autore Marvel e DC) e disegnata da Bernie Wrightson, “La setta” è una miniserie che non ha goduto della fama che meriterebbe.

In questa avventura, Batman viene messo al tappeto e catturato da un misterioso sciamano che sembra avere una missione precisa: radunare i senzatetto di Gotham City nelle fogne con il fine creare un’armata di vigilanti per combattere il crimine. Le sue reali intenzioni, tuttavia, sono molto più inquietanti e il crociato incappucciato lo proverà ben presto sulla sua pelle.

Per chi ama le atmosfere dark condite da un pizzico di horror, questa storia è veramente un must e riflette in pieno il mood tipico dei cicli narrativi dell’uomo pipistrello pubblicati tra la seconda metà degli anni ’80 e i primi anni ’90.

“La Corte dei Gufi” + “La Città dei Gufi” (2011-2012)   

Tra gli autori moderni di Batman è impossibile non nominare Scott Snyder, che con le super matite di Greg Capullo ha rilanciato il Cavaliere Oscuro dopo la saga “Flashpoint”, arco narrativo che ha apportato dei cambiamenti significativi all’Universo DC con il successivo avvio del soft-reboot “The New 52”.

In “La Corte dei Gufi” (e nella seconda parte “La Città dei Gufi”), il protettore di Gotham City, indagando su un omicidio, scopre l’esistenza di una vera e propria loggia massonica che detiene il potere reale in città dall’alba dei tempi. Tra scene di azione al cardiopalma, complotti e momenti di horror claustrofobico, Batman viene messo davvero con le spalle al muro e dovrà utilizzare tutte le sue risorse per sconfiggere i suoi nuovi avversari massoni.

“L’ultimo Arkham” (1992)

Scritta da Alan Grant (uno dei tre autori classici di Batman negli anni ’90 insieme a Doug Moench e Chuck Dixon) e affrescata dal mai dimenticato Norm Breyfogle, “L’ultimo Arkham” è la storia con cui è stata inaugurata la testata “Batman: Shadow Of The Bat”, nella quale si puntava a dare spazio a villain considerarti minori e a introdurne di nuovi. Tra questi ultimi c’è il serial killer psicopatico Victor Zsasz, imprigionato all’Arkham Asylum insieme ad altri criminali tra cui… Il Cavaliere Oscuro!? Perché Batman è stato rinchiuso ad Arkham? Perché continuano a verificarsi uccisioni truculente nello stile di Zsasz anche se il criminale è ufficialmente immobilizzato?

Se ti piacciono le vibe di “Il Silenzio degli Innocenti”, recupera al più presto questa lettura!

“Anno Uno” (1987)

“Anno Uno”, sceneggiata dal maestro del noir Frank Miller e disegnata da David Mazzuchelli, racconta, come suggerisce il titolo, le origini del Cavaliere Oscuro ed è sicuramente uno degli entry point ideali per chi vuole approcciarsi a questo personaggio.

Le ragioni della scelta del simbolo del pipistrello, i primi (maldestri) tentativi di Batman nella lotta contro il crimine, il ritorno di Jim Gordon a Gotham City, l’onnipresente corruzione della città e l’iniziale diffidenza della polizia nei confronti del vigilante mascherato sono le principali tematiche della storia, una storia semplice ma in grado di coinvolgere il lettore catapultandolo nella decadente metropoli di Bruce Wayne.

“The Killing Joke” (1988)

Una meraviglia di 48 pagine. Non potrebbe essere definita altrimenti “The Killing Joke”, che è senza dubbio la storia del crociato incappucciato più famosa e citata in altri fumetti.

Alan Moore (che non ha bisogno di particolari presentazioni), aiutato dalle matite di Brian Bolland, scava nella psicologia del Joker ripercorrendo i tristi avvenimenti che lo hanno portato alla pazzia. A causa di una “brutta giornata”, Joker vede crollare le ultime certezze della sua vita e decide di rifugiarsi nella follia. Durante un’operazione di salvataggio di Gordon, Batman si confronta con il suo acerrimo nemico e si rende conto di avere in comune con lui molto più di quanto possa sembrare.

Hai già letto questo albo in passato? Non importa: ogni rilettura riesce sempre a comunicare qualcosa di nuovo e inaspettato.  

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