AC/DC: LE BAND “CLONE”

Pochi accordi di matrice blues, tanta grinta e tanto divertimento.

Ecco la ricetta delle canzoni degli AC/DC, una celeberrima band australiana in grado di far appassionare sia gli amanti dell’ hard rock/heavy metal sia il pubblico generalista.

Gli aficionados di musica, tendenzialmente, hanno due diversi atteggiamenti nei confronti del combo australiano: c’è chi li adora incondizionatamente e chi, invece, critica l’eccessiva ripetitività dei loro brani.

Ciononostante è innegabile l’influenza del gruppo, una formazione in grado di creare una personale formula compositiva a cui molti altri complessi musicali hanno fatto riferimento.

Tra questi complessi c’è chi ha deciso di andare oltre la semplice ispirazione, replicando, più o meno dichiaratamente, lo stesso stile dei riff e dell’atmosfera delle canzoni degli AC/DC. Si tratta di vere e proprie band “clone”, desiderose di portare avanti la “bandiera” musicale di Angus Young e soci. Ce ne sono un’infinità e, in vista della prossima edizione di Novegro Vinile Expo, abbiamo realizzato un breve excursus per scoprire (o riscoprire) insieme alcune tra le più importanti e/o interessanti.

Airbourne

Gli Airbourne, australiani come la loro band di ispirazione, sono probabilmente il primo gruppo che viene in mente quando si pensa ai “cloni” degli AC/DC e hanno ottenuto un notevole riscontro commerciale.

Si sono formati nel 2001 e, al momento, hanno pubblicato 2 EP e 5 album. Il disco di debutto del 2007, “Runnin’ Wild”, è stato accolto molto positivamente dal pubblico e dalla critica e ha permesso alla band di acquisire notorietà a livello internazionale. Brani come “Runnin’ Wild”, “Stand Up For Rock ‘Roll”, “Girls In Black” e “Diamond In The Rough” si sono impressi immediatamente nella mente degli ascoltatori grazie alla loro facile presa e sono stati proposti molte volte anche dal vivo.

Rhino Bucket

Tra le band “clone” degli AC/DC è possibile distinguere, a grandi linee, quelli che si ispirano maggiormente all’era Bon Scott (quindi fino al disco “Highway to hell” del 1979) e quelli che si ispirano di più all’era Brian Johnson (dall’album “Back in Black” del 1980 in avanti), sia in termini di stile canoro che di sonorità.

I Rhino Bucket, attivi dal 1987 con un totale di 7 dischi in studio pubblicati, appartengono decisamente alla prima categoria. Brani come “Ride the Rhino” e “One Night Stand”, tratti dall’omonimo album di debutto del 1990, rimangono i pezzi forti delle loro esibizioni live.

Una curiosità: Simon Wright, ex batterista degli AC/DC, ha militato anche nei Rhino Bucket.

Blood God

I Blood God necessitano una piccola precisazione: sono una sorta di side project della band death ‘n roll tedesca Debauchery e, a differenza del gruppo “madre” (che si dedica a un mix tra hard rock e death metal), puntano tutto sul riffing blues dei fratelli Young e sul cantato alla Brian Johnson.

Nonostante le similitudini musicali, il look dei musicisti non è molto rassicurante ed è, come suggerisce il moniker, molto “sanguinolento”. Il loro primo nome è stato “Big Ball”, un possibile riferimento a “Big Balls” (un brano meno blasonato degli AC/DC tratto da “Dirty Deeds Done Dirt Cheap”).

Boned

Ciò che ha fatto sì che questa band acquisisse fama nel “circuito” dei “cloni” degli AC/DC non è tanto la loro proposta musicale, ma la cover del loro unico album “Up At The Crack”, pubblicato nel 2004.

La copertina di questo disco dei Boned, al di là del font del logo della band (preso pari pari da quello originale degli AC/DC), è universalmente ritenuta una delle più brutte di sempre e scala le varie classifiche su questo tema che si possono trovare online. A suo modo, è diventata iconica quanto quella delle pietre miliari della musica.

Per quanto concerne l’aspetto musicale c’è poco da dire: semplicità incredibile delle canzoni (nel senso buono del termine) e forte influenza dell’era Bon Scott del combo australiano.

AB/CD

Infine, per chiudere al meglio questa piccola rassegna, non possiamo non citare gli AB/CD, band svedese che ha iniziato la sua attività come cover band degli AC/DC prima di pubblicare dei brani originali. In questo caso, vista l’origine di tribute band del gruppo, la somiglianza è maniacale e si estende anche nel contesto del look e dell’abbigliamento dei musicisti e, ovviamente, nel “poco fantasioso” moniker.

Gli AB/CD, in particolare, sono attivi dal 1983 e hanno pubblicato due album e un EP. Inutile specificare che le composizioni di questi dischi ricalcano fedelmente il riffing alla Angus Young.

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