IL GIGANTESCO MONDO DELLE AUTOMOBILINE: INTERVISTA A PAOLO RAMPINI

Una passione talmente grande da essere letteralmente… Enciclopedica!

Non ci sono parole migliori per descrivere l’amore di Paolo Rampini nei confronti delle macchinine, un amore che l’ha portato a diventare uno dei massimi esperti a livello italiano e internazionale di questo affascinante settore del modellismo.

In attesa dell’ormai imminente edizione di Novegro Borsa Scambio (domenica 5 giugno), abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Rampini, che ci ha raccontato il suo impegno come autore ed editore di libri sulle automobiline e le particolarità della sua enorme collezione di modelli.

Paolo Rampini: un autore decisamente prolifico

Paolo Rampini, classe 1949 e laureato in Economia e Commercio all’Università Bocconi di Milano, nel corso degli anni, ha raccolto ben 23000 automobiline di ogni dimensione e brand, un’incredibile collezione che gli ha permesso di realizzare un altrettanto incredibile numero di volumi fotografici sulla loro storia. I libri di Rampini, contando quelli in cui figura solo come autore e anche quelli di cui è editore, sono 85 (26 cartacei e 59 in digitale).

I volumi, in particolare, sono ricchi di foto tratte dalla collezione dell’autore e di cataloghi del passato e riguardano approfondimenti sui marchi di macchinine più disparati. Tra questi ultimi spiccano le Hot Wheels (Mattel), Bburago, Mercury, Polistil, Asahi, Slotcars, Oldcars e molto altro.

Il tutto con una ricostruzione storiografica delle aziende produttrici dei modellini dalla fine del XIX secolo ai giorni nostri. I libri cartacei scritti negli anni ’80 e ’90 sono ormai quasi irreperibili se li si vuole acquistare, ma sono disponibili in circa 100 biblioteche italiane e internazionali.

Puoi trovare la lista completa delle opere di Rampini sul sito dell’autore.

L’inizio della passione

Ma come ha avuto inizio la passione di Rampini per il mondo delle auto in miniatura?

“Nel 1962/1963 andavo alle scuole medie e avevo ricevuto in regalo da mio padre dei modelli di macchinine da corsa della Mercury in scala 1:40. Da lì ho iniziato a collezionare questi giocattoli e non mi sono più fermato – ha raccontato l’autore – Nel 1965, anche grazie a diversi doni da parte dei parenti, avevo già raccolto ben 500 esemplari, che ho cominciato immediatamente a esporre in una vetrina. Oggi sono arrivato a circa 13000 Hot Wheels e 10000 automobiline pressofuse di altri brand italiani e di altri Paesi”.

Un minuzioso lavoro di ricostruzione storiografica

Dopo aver scritto diversi articoli di approfondimento sulle macchinine su varie riviste di modellismo già negli anni ’60, Rampini ha deciso di passare a un “livello superiore” nell’ambito della divulgazione diventando così autore ed editore.

“Nel 1983 mi sono iscritto come editore ed autore e nel 1985 ho pubblicato il mio primo libro, intitolato “Enciclopedia delle Auto-Giocattolo 1890-1940 – ha raccontato il collezionista – Le mie pubblicazioni come editore sono proseguite fino al 2008 e da quell’anno i miei volumi sono stati pubblicati dalla Società Editrice Il Cammello di Torino. Le numerose foto riportate nei libri sono quasi sempre tratte dalla mia collezione e scattate da me ma, in alcuni casi, ho riportato le stampe di vecchi cataloghi di archivio. Per quanto concerne le introduzioni ai volumi che riportano la storia delle aziende produttrici e dei giocattoli, la procedura di raccolta delle informazioni nelle era pre-internet era tutto fuorché scontata. Ricordo infatti che mi recavo presso le camere di commercio per reperire questi dati e, in certe occasioni, chiamavo dall’elenco telefonico tutti i possibili conoscenti dei responsabili delle imprese del settore che avevano cessato la loro attività”.

Il successo delle Hot Wheels

Molti dei libri di Rampini si concentrano sulle americane Hot Wheels, il cui assortimento è vastissimo e in continua evoluzione dal 1968.

“Le Hot Wheels, caratterizzate dalle loro dimensioni ridotte in scala 1:64, sono sicuramente le automobiline di maggior successo al mondo e ci sono varie ragioni dietro al loro exploit – ha sottolineato l’autore – Il loro prezzo accessibile (attualmente circa 2 euro a pezzo in Italia e 90 centesimi negli Stati Uniti) ha fatto sì che potessero essere acquistate anche da chi non ha un budget altissimo. Un altro fattore è la loro capillare diffusione nei supermercati e negozi di giocattoli/modellismo di tutto il globo. Il terzo punto di forza è la loro immensa varietà: se ne trovano infatti a migliaia che fanno riferimento ad auto reali (Lamborghini, Mazda, Bugatti, Ferrari etc.) e a bolidi di fantasia (come le vetture dei supereroi DC Comics o quelle griffate Star Wars). Il tutto senza dimenticare le molteplici linee di prodotti realizzate in partnership con McDonald’s, che hanno un certo valore economico se tenute ancora nella carta di confezionamento dell’ Happy Meal”.

Le eccellenze europee

Oltre alle Hot Wheels (la cui produzione è stata ormai da tempo esternalizzata in Cina), ci sono tanti brand europei di eccellenza che si sono distinti nel settore delle automobiline e che continuano a tenere vivo l’interesse degli appassionati.

“Tra le aziende clou del Belpaese figurano la Mercury, la Politoys (ex Polistil) e la Bburago. Le auto in miniatura delle prime due (che hanno ormai chiuso l’attività da tempo) sono in scala 1:43 e sono probabilmente le mie preferite. La Bburago, invece, non produce più in Italia ma i suoi modelli continuano ad essere realizzati in Cina. Attualmente, nel nostro Paese, la casa produttrice di maggiore rilievo è la Brumm. In Francia e Inghilterra, invece, le macchinine della Dinky Toys (acquisita dalla Mattel nel 1997) sono quelle di maggiore qualità”.

Il circuito del collezionismo

A differenza di quello che potrebbero pensare i profani del settore, il collezionismo di macchinine ha prezzi più accessibili rispetto ad altri tipi di modellismo.

“Il costo delle automobiline rare è chiaramente variabile e può passare dalle decine alle centinaia di euro. Solo in casi estremamente sporadici il valore reale di un modellino di questo tipo può arrivare alle migliaia di euro. È bene quindi stare attenti agli episodi di speculazione che si possono trovare online”.

Una curiosità: l’automobile “in carne ed ossa” preferita dell’autore è l’Alfa Romeo, di cui ha posseduto diversi modelli durante la sua vita.

La “missione” di divulgazione di Rampini non è affatto terminata: oltre a pubblicare quotidianamente foto sul suo profilo Facebook e a interagire con appassionati italiani e stranieri, l’autore ha in programma per il 2023 un volume con un focus sui modellini Made In Hong Kong e un altro libro sulle macchinine Politoys in scala 1:43.

Rampini, infine, ha voluto lasciare un consiglio per gli aspiranti collezionisti di vetture in miniatura:

Come per ogni tipo di collezione che si vuole cominciare, è importante tenere d’occhio il budget che si ha a disposizione e agire di conseguenza. È inoltre fondamentale conservare da subito i modelli in apposite vetrine per non farli rovinare nel tempo.

Ti aspettiamo a Novegro Borsa Scambio!

Sei alla ricerca di vetture in miniatura e altri giocattoli vintage?

Paolo Rampini e tanti altri espositori del settore ti aspettano domenica 5 giugno a Novegro Borsa Scambio!

Appuntamento presso il padiglione C del Parco Esposizioni Novegro.

Una serie di minivetture Dinky Toys francesi del 1935 della collezione di Rampini
Una serie di camioncini della Dinky Toys francese del 1950 della collezione di Paolo Rampini
Una serie di auto in miniatura della Dinky Toys inglese del 1970