VESPA VS LAMBRETTA: TUTTE LE DIFFERENZE

Le differenze strutturali e culturali dei due scooter italiani più famosi

Vespa o Lambretta? Questo è il problema!

Sono passati più di 70 anni dal lancio sul mercato della Vespa di casa Piaggio (Pontedera, Toscana) e della Lambretta di casa Innocenti (Milano, Lombardia), ma la “rivalità” tra i due scooter italiani continua a far appassionare gli amanti delle due ruote vintage.

Questa rivalità è legata alle differenze tra i due prodotti, che non riguardano unicamente le prestazioni del motore o altre specifiche tecniche, ma anche le motivazioni culturali di chi, perlomeno in passato, prediligeva uno dei due veicoli piuttosto che l’altro.

In attesa della prossima edizione di Mostra Scambio (4/5/6 novembre 2022), vogliamo riscoprire insieme a voi ciò che ha reso memorabile il confronto tra la Vespa e la Lambretta.

Vespa vs Lambretta: le origini dei nomi

I due scooter, nonostante le divergenze che analizzeremo in questo articolo, hanno dei punti in comune per quanto concerne l’età anagrafica e il loro scopo commerciale.

La Vespa, infatti, è stata prodotta a partire dal 1946 e la Lambretta è stata lanciata sul mercato un anno dopo. Ciò ha fatto sì che i due veicoli venissero progettati con il medesimo intento, ossia essere appetibili per un target di persone alla ricerca di un mezzo affidabile ed economico per potersi destreggiare nel traffico cittadino.

Nel caso della Vespa, è bene segnalare il suo prototipo MP5 Paperino, che risale al 1943.

Il nome inconfondibile del due-ruote Piaggio, progettato dall’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio, è legato, secondo l’ipotesi più accreditata, all’esclamazione “Sembra una vespa!” da parte dell’allora patron dell’azienda toscana Enrico Piaggio dopo averne visto il prototipo. Il rumore del motore, nello specifico, ricorda quello del ronzio dell’imenottero. La carrozzeria vista dall’alto, inoltre, ricorda la struttura corporea dell’insetto.

Una Piaggio Vespa con parabrezza e parapioggia del 1948

Il nome del bolide Innocenti, progettato dagli ingegneri aeronautici Pier Luigi Torre e Cesare Pallavicino, deriva dal fiume Lambro, situato nella zona dove erano in attività gli stabilimenti produttivi dell’impresa milanese.

Le differenze strutturali

Le prime differenze che saltano all’occhio sono quelle legate al design e alla struttura, che possiamo sintetizzare così:

  • Motore: il motore della Vespa è situato nella zona laterale, mentre quello della Lambretta in quella centrale. Per questa ragione, la creatura di casa Innocenti vince la partita in termini di maggiore manovrabilità e velocità,
  • Ruote: la Lambretta è dotata di ruote più grandi rispetto alla controparte di Pontedera, risultando così migliore sui terreni accidentati,
  • Forcella: la forcella della Vespa è monobraccio e ancorata al mozzo anteriore da un solo lato. La forcella della Lambretta, invece, presenta una forcella convenzionale,
  • Telaio: la Lambretta è dotata di un telaio regolare mentre la Vespa ha una carrozzeria portante. Ciò si traduce in una maggiore guidabilità del veicolo milanese, che sfrutta il suo telaio a tubo per essere più stabile,
  • Consumi: la Vespa ha consumi ridotti rispetto alla Lambretta, che richiede anche il rabbocco dell’olio piuttosto spesso sempre per questo motivo.

Le differenze culturali

Almeno dal punto di vista squisitamente “markettaro”, Vespa e Lambretta erano decisamente in antitesi tra di loro. La prima, per molti versi, simboleggiava la borghesia e chi seguiva la moda mentre la seconda, invece, era l’emblema del proletariato e di coloro che volevano opporsi ai trend del momento.

Ciò era dovuto al fatto che la Piaggio investiva molto di più nella pubblicità rispetto alla Innocenti, risultando così maggiormente popolare e conosciuta dal cittadino italiano medio. In tal senso è memorabile lo slogan “Chi Vespa mangia le mele!”.

Credits: Flickr

I vespisti, dal canto loro, rivendicavano la bellezza estetica del loro veicolo mentre i lambrettisti enfatizzavano una maggiore “serietà” del loro mezzo che, oggettivamente, raggiungeva una velocità più elevata e aveva un motore centrale più equilibrato rispetto a quello dello scooter di casa Piaggio, definito dagli ultras della Lambretta “un accrocco laterale con improbabile tenuta di strada esibito dalla nemica Piaggio”.

Da notare, inoltre, che la Vespa era molto diffusa al centrosud mentre la Lambretta “si difendeva bene” nel milanese.

In tutto questo, nonostante l’accesa rivalità e le “gare ai semafori” tra vespisti e lambrettisti, la Vespa riesce a vendere molti più esemplari rispetto alla concorrente, la cui catena di montaggio viene venduta al governo indiano nel 1972.

Lo scooter Piaggio, al contrario, continua a riscuotere grande successo ma le ostilità tra i due brand sono ormai scomparse: rimangono soltanto l’aspetto goliardico della contesa e l’entusiasmo nel mettere le mani anche oggi su questi due fantastici veicoli a due ruote.

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Bibliografia

Perelli C., Editoriale, in Motociclismo d’Epoca, agosto-settembre 2012

Tessera V., Innocenti Lambretta, Giorgio Nada Editore, 2012

Sitografia

https://www.avvenire.it/economia/pagine/lambretta

https://www.gpone.com/it/2016/11/20/moto-news/vespa-vs-lambretta-70-anni-di-rivalita.html

https://www.iconwheels.it/guide-motori/5-differenze-tra-vespa-e-lambretta-456692.html#steps_1

https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/21/vespa-la-due-ruote-piu-famosa-ditalia-e-del-mondo-compie-settantanni-foto/2656540/