"BATMAN & ROBIN": UN "FILM-SPOT" PER VENDERE GIOCATTOLI

Il 2022 è stato l’anno di “The Batman”, pellicola diretta da Matt Reeves che ha riportato al cinema (escludendo i lungometraggi del DC Extended Universe) l’uomo pipistrello di casa DC Comics dopo la trilogia di Christopher Nolan (conclusasi nel 2012 con “Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno”).

Il film è stato ampiamente apprezzato dal pubblico e dalla critica per la sua atmosfera cupa e per la fedeltà ai comics originali. Facendo un salto temporale nel 1997, tuttavia, ci troviamo di fronte a una situazione diametralmente opposta: “Batman & Robin”, diretto da Joel Schumacher, fallisce al botteghino e non incontra né il favore degli spettatori né quello dei critici. Tra le ragioni legate all’insuccesso dell’opera spicca il fatto che essa è, senza particolari equivoci, anche un vero e proprio spot pubblicitario di due ore per promuovere una linea di action figure.

In attesa della prossima edizione di Novegro Borsa Scambio (11 settembre), vogliamo riscoprire insieme a voi questo sfortunato film e i fattori che l’hanno reso un importante leva di marketing. Il tutto con una piccola carrellata dei giocattoli della Kenner che si proponeva di pubblicizzare.

“Batman & Robin”: una breve retrospettiva

La locandina originale del film. Credits: imdb.com

Dopo il successo di “Batman Forever” (1995), Joel Schumacher viene nuovamente ingaggiato dalla Warner Bros per produrne un sequel. Schumacher, a cui era stato passato il timone della regia dopo le due pellicole dirette da Tim Burton (“Batman” del 1989 e “Batman – Il ritorno” del 1992), aveva cambiato in maniera significativa la caratterizzazione del protagonista, rendendolo decisamente meno dark e molto più “colorato” e avventuroso (con una forte ispirazione al mood della serie tv degli anni’60 con Adam West e all’era fumettistica di Dick Sprang). Il film del 1997, sotto una particolare pressione da parte della Warner Bros, spinge ulteriormente su questo lato family friendly e, per la prima volta nella saga cinematografica dedicata all’uomo pipisterllo, adotta un approccio “toyetic”. Questa parola, intraducibile in italiano, indica la marcata volontà di promuovere giocattoli tramite un medium differente dalla classica pubblicità.

La trama di “Batman & Robin” è molto semplice e diretta, anche in relazione al target di giovanissimi a cui si rivolge per gli obiettivi di marketing sopra citati. Batman (George Clooney) e Robin (Chris O’ Donnell) combattono contro Mr.Freeze (Arnold Schwarzenegger) e Poison Ivy (Uma Thurman), che vogliono impadronirsi di Gotham City per i loro loschi fini. A fiancheggiare i buoni e i villain ci sono anche, rispettivamente, Batgirl (Alicia Silverstone) e Bane (il wrestler Robert Swenson).

Il film è considerato uno dei peggiori di sempre (sia tra i cinecomic, sia in generale) per l’eccessiva infantilizzazione del personaggio e anche per gli evidenti (perlomeno agli occhi di un adulto) fini pubblicitari.

Tra le scene più note spicca quella della “Bat Credit Card”, che mostra un uomo pipistrello dedito alla vita mondana e fin troppo spensierato rispetto alla sua versione fumettistica contemporanea.

Uno spot pubblicitario di oltre due ore

Ma per quali ragioni precise “Batman & Robin” può essere definito uno spot pubblicitario lungo più di due ore?

I motivi sono molteplici:

Come già detto, la linearità narrativa e l’atmosfera leggera rendono il prodotto fruibile dai bambini, che sono appunto il target primario delle action figure.
I combattimenti della pellicola sono molto più goffi e raffazzonati rispetto a quelli dei film più recenti dedicati al Cavaliere Oscuro, replicando, più o meno involontariamente, le situazioni in cui i più piccoli “scontrano” i giocattoli tra loro.
Il film ha tanti personaggi di rilievo oltre ai due protagonisti, un fattore non secondario che porta alla produzione di un numero maggiore di giocattoli. In questo modo i genitori dei bimbi avrebbero acquistato diverse action figure per collezionarle il più possibile.
Le varie ambientazioni del lungometraggio sono state riprodotte in miniatura in appositi playset da popolare con i personaggi. Tra essi spiccano la Bat Cave e la fortezza di ghiaccio di Mr. Freeze.
Sia i buoni che i villain hanno almeno un veicolo (la Batmobile, la Freezemobile, la Batblade etc.). Ovviamente anche questo si traduce in altri balocchi da acquistare.
Come se non bastasse, varie aziende di giocattoli sono state coinvolte negli incontri di preproduzione per raggiungere al meglio lo scopo di marketing.

E lo spot ha funzionato? Pare di sì: la linea di giocattoli di Batman & Robin della Kenner è stata distribuita in più serie e ha spopolato in tutto il mondo.

I giocattoli della Kenner

I balocchi targati Kenner, che, oltre alle figure storiche di Star Wars, aveva curato altre linee di giocattoli dedicate all’uomo pipistrello, si distinguono per essere estremamente variegati.

Nello specifico, ci sono tantissime varianti di Batman e Robin, con armature dai colori tradizionali ma anche sgargianti e insoliti. Non mancano inoltre accessori e veicoli di ogni sorta. Le armature, gli accessori e i veicoli delle figure non sempre compaiono nel film e spesso sono frutto della fantasia dei produttori.

Lo stesso discorso vale anche per gli altri personaggi, che hanno sempre delle versioni alternative.

Ecco una piccola galleria fotografica di questi giocattoli: