INTERVISTE NOVEGRINE: URBAN SOLID

GLI URBAN SOLID ESPRIMONO COLORI FORTI, MESSAGGI SOCIALI E CREATIVITÀ A QUATTRO MANI

Provocare il pubblico fondendo la tradizione con la modernità e facendo emergere dei tratti stilistici inconfondibili.

Non ci sono parole migliori per descrivere ciò che amano fare gli Urban Solid, che hanno esposto alcune delle loro opere a Milano Scultura, manifestazione svoltasi presso il Parco Esposizioni Novegro dal 12 al 14 novembre 2021 in occasione della mostra-mercato di Brocantage. Urban Solid nasce dal sodalizio artistico formato da Gabriele Castellani e Riccardo Cavalleri e, in particolare, è conosciuto dal pubblico per le sue opere tridimensionali calate in un contesto urbano, una caratteristica che è sicuramente uno dei punti di forza dei due artisti.

La filosofia degli Urban Solid

“La collaborazione con Riccardo è iniziata circa 10 anni fa – ha raccontato Gabriele Castellani – Ci conosciamo da molto tempo e abbiamo anche condiviso diversi  anni di studio (dalle scuole elementari all’Accademia delle Belle Arti). Lui è specializzato in pittura e io in decorazione, ma abbiamo deciso di unire le forze per fare scultura”.

Le creazioni degli Urban Solid, nello specifico, sono statue di gesso o di cemento aventi soggetti differenti a seconda dello scopo che gli artisti si sono posti. Le sculture, per esempio, possono rappresentare stampi anatomici, corpi interi o oggetti comuni ma, in tutti questi casi, emerge con evidenza la volontà di provocare e di lanciare messaggi sociali.

Questa voglia di stimolare il pensiero critico dell’osservatore è visibile anche nelle realizzazioni presenti  a Milano Scultura e le opere sono tutte fortemente rappresentative delle sensazioni che tutti noi abbiamo provato in questo periodo di pandemia. 

“Urban Brain – The Spaghetti Incident 2021”

“Urban Brain – The Spaghetti Incident 2021” è l’emblema dell’iperconnessione che abbiamo sperimentato negli ultimi anni, un’iperconnessione che è stata sicuramente amplificata dal distanziamento sociale e dalle restrizioni che sono state adottate durante l’emergenza sanitaria.

Nell’Urban Brain viene rappresentato un cervello attivo, vivo, che comunica il suo pensiero tramite “onde wireless”, un segno grafico che è diventato in pochi anni icona capace di creare un link immediato di connessione. Il corpo, l’odore, l’emozione, la gestualità, sono parti fondamentali della comunicazione che vengono così tralasciate, relegate a spettatori di uno spettacolo di cui erano attori principali.

“Assembramento”

“Assembramento” ripropone questo messaggio di necessità di connessione anche in un contesto di isolamento con ancora più forza: quella che prima risultava essere una pratica sociale tipica dell’essere umano, un’esigenza fisiologica legata all’espressione delle nostre personalità attraverso il rapporto con l’altro, ora viene negata. Un’imposizione in nome del bene comune. In modo quasi ironico, l’opera consente di poter accogliere fra le mura di casa un’azione illegale, l’assembramento appunto. Una reliquia a ricordo di una pratica che fino a poco tempo fa veniva percepita come naturale ma che adesso viviamo come deprecabile.

I volti che compongono l’installazione (calchi anatomici di persone esistenti, vive) vengono tagliati in corrispondenza della cornice dell’opera. Le persone rappresentate vengono bloccate, catturate nell’istante in cui il confine è stato imposto. Un perimetro, un muro calato dall’alto che ci ha tagliati nella continuità delle nostre vite, delle nostre relazioni. Un puzzle di vite ignorate nelle loro singolarità, nella specificità del flusso narrativo di ognuno di noi. Interrotti. Immobili. L’individuo viene così svilito, sminuito.

“Immersioni”

Scultura costituita da uno stampo anatomico che si immerge in un barattolo di vernice, una sorta di specchio alterato della realtà che vediamo tutti i giorni.

Il processo creativo

Ma come nasce una scultura degli Urban Solid?

A rispondere a questo interrogativo è sempre Gabriele Castellani:

“Non abbiamo un iter prestabilito da seguire quando lavoriamo su un’opera e il processo creativo si differenzia a seconda del tipo di scultura. A volte realizziamo un bozzetto in scala che riproduciamo poi in dimensioni più grandi, altre volte lavoriamo a quattro mani e, in altre occasioni, lavoriamo uno a fianco dell’altro”.

Cosa racchiude al meglio la vostra identità?

“La cosa che ci contraddistingue di più è probabilmente l’uso di colori forti e il fatto che posizioniamo delle sculture 3D direttamente in strada. Le nostre fonti d’ispirazione sono molteplici e ci sentiamo legati ai grandi maestri del passato, da Michelangelo a Medardo Rosso. Ci piace l’idea di riadattare tutto ciò che ci hanno insegnato in opere concettuali e moderne”.

Impariamo a vivere le mostre di scultura e artistiche

Gabriele ha anche voluto quanto sia importante la fiera di settore, sia per gli artisti che per i visitatori:

“Consiglio assolutamente di partecipare a Milano Scultura e, in generale, a tutte le mostre di carattere artistico. Anche se non sei appassionato, infatti, potresti trovare qualcosa di sorprendente in grado di farti provare grandi emozioni. Le manifestazioni di questo tipo sono inoltre estremamente importanti per l’artista, che trova un così un trampolino di lancio fondamentale per farsi conoscere dal pubblico”.

Vi invitiamo a seguire tutti gli aggiornamenti di Gabriele e Riccardo sul loro account instagram @Urbansolid