Dimensione Vinile #04

UNA RUBRICA A CURA DEL DOTTOR K

“L’altra” Orietta

Reduce dai trionfi della scorsa estate con il brano “Mille” interpretato con Fedez e Achille Lauro, Orietta Berti festeggia quest’anno i suoi sessanta anni di carriera discografica, avendo inciso il suo primo 45 giri nel 1962. I suoi grandi successi pubblicati dalla Polydor negli anni ’60 e ’70 (Tu sei quello, Io ti darò di più, Io tu e le rose, Finché la barca va, Via dei ciclamini ecc.) li conoscono praticamente tutti anche perché non si perde occasione di riproporli al grande pubblico ad ogni passaggio televisivo dell’artista di Cavriago. Dimensione Vinile è andata a scovare due 45 giri e un EP della Berti che giacciono nel dimenticatoio poiché all’epoca della loro pubblicazione non conobbero alcun riscontro commerciale e che ci presentano un’ artista diversa da quella che conosciamo. Si tratta di dischi abbastanza rari e di difficile reperibilità.

Dell’estate 1964 è “Tutto è finito tra noi”, la tipica canzone del periodo ben interpretata e arrangiata. La chicca del disco la troviamo sulla facciata b: “Vai, Bobby vai” è la versione italiana di “Run, Bobby run” dell’americana Lesley Gore. Orietta Berti ne fa un’ottima versione che non sfigura affatto se paragonata all’originale. Siamo qui di fronte ad uno dei pochi casi in cui la cantante si cimenta con pezzi up tempo che non siano le marcette con le quali conquisterà la fama.

Il singolo seguente, inciso nell’autunno del 1964, contiene ancora due cover. Sul lato a è presente “Perdendoti”, un lento che altro non è se non la versione nostrana di “Losing you” di Brenda Lee. Come per il disco precedente, il pezzo forte è relegato sul retro del 45 giri e si tratta di “Scorderai”, splendida cover di “Stay awhile” della cantante inglese Dusty Springfield che Orietta Berti interpreta alla grande. Il pubblico però non gradisce ed il disco rimane invenduto. Peccato.

Nel 1966 in Spagna vede la luce un EP (Extended Play, formato 45 giri ma con due pezzi per lato) che, oltre a contenere tre pezzi già editi in Italia, ci presenta quella che è probabilmente una delle interpretazioni più riuscite della Berti. Tratto dalla colonna sonora del film “Agente 3S3 massacro al sole” di Sergio Sollima, “Le ore del sole” è un brano totalmente in linea con lo stile spy movie e musicato dal grande Piero Umiliani. Il titolo della versione inglese che compare sulla copertina del disco è “Trouble galore” anche se il pezzo è cantato in italiano.

Schede dei dischi

LatoA——Tutto è finito fra noi (Specchia-Leuzzi)

LatoB——Vai,Bobby vai (Specchia-Raleigh-Barkan)

Enzo Leuzzi e la sua orchestra

Etichetta: Polydor NH 54787

Data di uscita: 1964

LatoA——Perdendoti (Pallavicini-Renard-Sigman)

LatoB——Scorderai (Etrusco-Raymonde)

Piero Soffici e la sua orchestra

Etichetta: Polydor NH 54810

Data di uscita: 1964

LatoA——Trouble galore (Le ore del sole) di Danell-Fornari- Umiliani—Orchestra diretta da Piero Umiliani

Quando la prima stella (Pallavicini-Colonnello)—Orchestra diretta da Sauro Sili

LatoB——Tema di Lara (Calabrese-Jarre-Webster)–Orchestra  James Last

                  Una bambola inutile (Mogol-Andersson)-Orchestra James Last

Etichetta: Polydor  50991 EPH

Data di uscita: 1966

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