EDISON, TESLA E MARCONI: CHI È IL VERO PADRE DELLA RADIO?

Non ci sono dubbi: la radio è uno strumento essenziale nella nostra vita in quanto si presta agli scopi più disparati. Nello specifico, ci fornisce un sottofondo musicale nei momenti di noia, ci informa con puntualità quando sta accadendo qualcosa di importante e rimane un ineguagliabile baluardo comunicativo nelle situazioni di emergenza (in cui, in molti casi, vengono meno la rete internet e quella telefonica).

Mentre siamo tutti d’accordo in merito all’imprescindibilità della radio, oggi non è ancora chiaro al 100% chi sia il suo effettivo inventore. I nomi al centro di questa controversia sono tre personaggi fondamentali per lo sviluppo tecnologico mondiale: Thomas Edison, Nikola Tesla e Guglielmo Marconi.

Nell’approfondimento che segue cercheremo di dare una risposta a questo interrogativo.

Radio: il primo brevetto di Edison

Thomas Edison Credits: www.jenikirbyhistory.getarchive.com

Thomas Edison è sicuramente il più importante e prolifico inventore di tutti i tempi. Nello specifico, ha depositato ben 1093 brevetti, un incredibile record che non è stato mai superato.

Nato nel 1847 a Milan (Ohio, Stati Uniti), Edison è noto principalmente per aver migliorato la lampadina a incandescenza di Joseph Wilson Swan nel 1879.

I suoi primi studi sulla comunicazione senza fili risalgono al 1887, quando ha sviluppato un sistema di segnalazioni a distanza situato lungo la ferrovia di Lehigh Valley (ubicata tra il New Jersey e la Pennsylvania).

Il 29 dicembre 1891, la geniale mente americana ha depositato il suo brevetto della radio (all’epoca definita semplicemente “trasmissione elettrica di segnali”).

Nonostante Edison sia, dal punto di vista meramente cronologico, la prima persona ad aver brevettato l’invenzione, i lavori di Nikola Tesla e Guglielmo Marconi sono stati altrettanto seminali.

Le scoperte di Nikola Tesla

Nikola Tesla Credits: www.snl.no

Nikola Tesla, nato nel 1856 in Croazia da genitori serbi e naturalizzato americano, è il pioniere della corrente alternata senza attrito e di altre numerose innovazioni.

Per quanto concerne la radio, è stato uno dei primi ingegneri a brevettare, nel 1891, un mezzo per produrre correnti ad alta frequenza, dal quale ha poi dato via alle prime sperimentazioni senza fili nel luglio di quello stesso anno.

Nel 1896 è arrivata la prima vera e propria svolta di questi esperimenti, quando Tesla ha ricevuto segnali senza fili trasmessi dal laboratorio di Houston Street da New York a West Point, con una distanza di 30 miglia. L’apparecchio utilizzato è un alternatore a radio-frequenza, che produce onde continue nella frequenza di 5000 cicli per secondo.

Nel 1897 l’ingegnere serbo ha brevettato la telegrafia negli Stati Uniti, ma la conferma è arrivata solo nel 1900.

Prima di questa ufficializzazione, più precisamente nel 1899, l’inventore ha ottenuto risultati ancora più importanti grazie a una connessione sperimentale in Colorado Springs tramite un oscillatore elettrico, noto come trasmettitore d’amplificazione.

La battaglia legale tra Marconi e Tesla

Guglielmo Marconi Credits: www.picryl.com

Guglielmo Marconi, nato il 25 aprile 1874 a Bologna, ha vinto il premio Nobel per la fisica nel 1909 e il suo metodo di lavoro, fortemente basato sulle applicazioni pratiche, ha influito tantissimo sulla scienza moderna.

I suoi primi esperimenti relativi alla radio sono stati effettuati nel 1892 nella casa paterna di Villa Griffone: in questa occasione, il giovane studioso ha fatto suonare un campanello elettrico su un apparecchio ricevente posizionato nel lato opposto della stanza. Successivamente, anche grazie al sostegno economico della famiglia, è riuscito ad aumentare le distanze e a replicare gli stessi risultati in un ambiente all’ aperto. Questo episodio ha segnato la comparsa del sistema antenna-terra.

Il 2 giugno 1896, Marconi ha depositato a Londra il suo brevetto della radio, un’azione che ha scatenato l’ira di Tesla e che ha dato il via a una serie di processi sul copyright dell’invenzione.

L’italiano ha migliorato il sistema di trasmissione facendo rimbalzare, a sua insaputa, le sue onde sulla ionosfera (a quell’epoca sconosciuta), ma Tesla l’ha sempre definito un “ladro” delle sue idee usando queste parole: “Marconi è un bravo ragazzo, lasciatelo continuare. Anche se sta usando 17 dei miei brevetti.

Mauro Rigoni, amministratore della “Venice Exhibition”, ha affermato: “Tesla è stato un genio derubato e dimenticato dai libri di storia. Lo scienziato è stato truffato da numerosi personaggi, tra cui Edison e Marconi, ed è morto da solo e in povertà. Nelle nostre case utilizziamo quotidianamente oggetti che derivano dalle invenzioni e dagli esperimenti di Tesla, come appunto la radio”.

L’inventore bolognese ha poi provato a registrare il suo brevetto negli Stati Uniti nel 1900, dove è stato inizialmente rifiutato. Nel 1991 la High Court del Regno Unito ha dichiarato Marconi il vero padre della radio e nel 1943 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha invece assegnato questo titolo a Tesla (con validità solo nel territorio americano).

Il fisico dello Stivale, dal canto suo, ha sempre negato di aver esaminato gli scritti del serbo prima di redigere i suoi progetti ma la comunità scientifica ha mostrato varie perplessità a riguardo.

Conclusione

Quindi chi è il genitore reale della radio?

Purtroppo non si avrà mai una risposta definitiva: i documenti che ci sono giunti fino ad oggi narrano di infinite battaglie legali e di continue prove a sostegno di uno dei tre inventori piuttosto che di un altro. L’unica cosa certa è che Edison, Tesla e Marconi sono stati tutti e tre essenziali per questo mezzo di comunicazione: ognuno di loro ha dato almeno un contributo originale dal punto di vista della ricerca anche se è innegabile il fatto che si siano influenzati a vicenda nei loro studi.

La band Tesla e l’album “The Great Radio Controversy”

Cover dell’album “The Great Radio Controversy” dei Tesla Credits: www.wikipedia.org

Per finire, ricordiamo un aneddoto squisitamente pop in merito al dibattito sulla paternità della radio: la band hard rock/glam metal statunitense Tesla (inutile specificare da dove è arrivata l’ispirazione per il nome) ha pubblicato un album intitolato “The Great Radio Controversy” nel 1989. Il titolo è un evidente riferimento a quanto è stato trattato in questo articolo e la copertina ritrae una foto in bianco e nero di un bambino che ascolta un rudimentale apparecchio radiofonico con le cuffie. Tutta la vicenda viene poi ripresa nelle note del libretto del disco.

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