LA BELLEZZA DELL’AMBIENTAZIONE ITALIANA: INTERVISTA AL FERMODELLISTA MARIO BOTTINI

“Un plastico non ha mai fine, non si finisce mai di aggiustarlo o modificarlo”.

Ad esserne convinto è Mario Bottini, fermodellista che sarà presente alla prossima edizione di Hobby Model Expo (23,24,25 settembre 2022) con il plastico modulare che ha realizzato insieme ai soci del Gruppo Fermodellistico e656.

In attesa della prossima kermesse Novegina dedicata al modellismo, abbiamo intervistato Bottini, che ci ha raccontato la sua passione per le ferrovie in miniatura e la dedizione necessaria per godere al meglio di questo fantastico hobby.

Il plastico del Gruppo Fermodellistico e656 all’Hobby Model Expo

Il plastico modulare realizzato da Mario Bottini insieme ai membri del Gruppo Fermodellistico e656, nato seguendo le norme FIMF (Federazione Italiana Modellisti Ferroviari), potrà essere ammirato in tutto il suo splendore a Hobby Model Expo, all’interno del Padiglione D.

“Le dimensioni del plastico sono di 8.10 m per 14.40 m; sono presenti due linee ferroviarie, la linea principale con falso doppio binario e alimentazione in analogico e la secondaria a binario unico con alimentazione digitale – ha spiegato Bottini – Il paesaggio rappresentato è di pura invenzione realizzati ispirandoci a vere località italiane. A volte, e solo per ragioni puramente ludiche, facciamo girare alcuni convogli stranieri oltre a quelli del Belpaese”.

Una piccola galleria fotografica del plastico

Una passione iniziata durante l’infanzia

Come per tanti modellisti, la passione di Mario nei confronti di questo mondo è nata durante l’infanzia e si è poi sviluppata con il passare degli anni.

“Ho iniziato a interessarmi di trenini all’età di 3 anni, quando mio padre, anche lui fermodellista, faceva girare i suoi convogli – ha raccontato Bottini – Mi sono poi messo al lavoro sul mio primo plastico a 12 anni e da allora, ne ho realizzati altri 2 di cui l’ultimo attualmente in fase di realizzazione con ambientazione italiana.

Mario Bottini

Nel 2002, in seguito a una discussione sul forum di Tutto Treno Modellismo della Duegi Editrice, sono stato il promotore e con altri quattordici fermodellisti fondatore e realizzatore del Plastico del Forum, divenuto in seguito il Plastico del Gruppo Fermodellistico e656, che esporremo in fiera. Molti soci si sono avvicendati nel corso degli anni e anche se oggi non fanno più parte della nostra associazione, è giusto ricordare il loro valido contributo per la realizzazione di quest’opera.

Alcuni membri del Gruppo Fermodellistico e656 all’edizione Hobby Model Expo del 2018. Da sinistra Vittorio, Mario, Fiorenzo, Luca, Marco, Leo e Massimo.

Il legame tra ferrovie reali e in miniatura

Di solito chi apprezza il modellismo ferroviario è anche interessato ai treni “in carne ed ossa”, e Mario, da questo punto di vista, non è da meno.

“Mi piace vedere i treni in azione ma non sono il tipo che analizza le loro componenti tecnologiche – ha sottolineato il modellista – Osservare i convogli reali, oltre che essere piacevole, mi aiuta anche a realizzare un plastico migliore. Le mie locomotive preferite, sia reali che in miniatura, sono le locomotive snodate italiane quali e636, e645, e646 nonché la mia preferita la e656 soprannominato dalle FS “il Caimano”. Il loro tratto caratteristico è di essere molto compatte particolarmente versatili e soprattutto non altri esempi simili al di fuori del nostro Paese”.

Le fasi di realizzazione di un plastico

Un bravo fermodellista lo sa bene: realizzare e mettere a punto un plastico è un lavoro che richiede moltissimo tempo ed è quindi utile seguire un metodo di lavoro suddiviso in diverse fasi.

“Il primo step è partire da un progetto su “carta” (oggi si usano i computer con vari software a disposizione del fermodellista). Se il progetto è ben realizzato, infatti, la maggior parte del risultato finale sarà uguale a quanto prospettato all’inizio. Normalmente lo si rispetta più o meno al 95% – ha spiegato Mario – Successivamente c’è la posa dei binari, un punto fondamentale che va curato in modo particolare per il buon funzionamento dei treni, e la stesura degli impianti elettrici. Il collaudo a questo punto è assolutamente doveroso e se tutto funziona alla perfezione, si procede con la realizzazione del territorio, inserendo tutti gli altri elementi scenici partendo dalla stazione. Tra gli elementi scenici meritano particolare attenzione gli edifici, da adattare in base allo scenario in cui sono stati inseriti. Importantissimo è lo studio del paesaggio reale da cui prendere ispirazione, sia recandosi fisicamente nelle località che si vogliono riprodurre sia osservando foto e filmati. In questo frangente, è importante osservare attentamente la natura, parlare con i botanici o consultare libri che possono fornire indicazioni più precise per riprodurre una flora che sia il più possibile realistica. L’ultimo passo, chiaramente, è giocare con i treni”.

Un hobby di pazienza

In ogni caso, come rimarcato da Bottini, l’ingrediente fondamentale per un lavoro ben fatto è sempre la pazienza: “Ci vogliono anni per concludere un plastico e poi ci si mette mano anche successivamente per continuare a migliorarlo e ad aggiornarlo. Il modellismo, di qualsiasi tipo esso sia, richiede molta, moltissima pazienza. Se non si possiede questa dote, sia per quanto concerne gli aspetti di ricerca sia per quelli manuali, non conviene cimentarsi in questo hobby”.

I punti di forza del fermodellismo

“Mi piacciono un po’ tutte le componenti del modellismo ferroviario, ma forse la cosa che mi entusiasma di più è vedere i trenini che girano dopo tanto lavoro. Durante la realizzazione, infatti, bisogna essere, metaforicamente, falegnami, elettricisti, muratori e fabbri e curare anche la parte artistica. Vedere tutto questo impegno ripagato con il transito dei convogli in un paesaggio realistico, dà molta soddisfazione. Ritengo inoltre che il fermodellismo sia anche il più vicino alla realtà rispetto ad altri generi di modellismo dinamico” ha spiegato l’appassionato.

Un consiglio per i principianti

Mario Bottini, infine, ha lasciato un consiglio a chi sta compiendo i primi passi in questo mondo: “Consiglio sempre di non concentrarsi unicamente sugli aspetti ludici ma di «approfondire la conoscenza» di tutto quanto è tutt’intorno alla ferrovia con lo scopo di arrivare un giorno ad avere un plastico realistico. Solo in questo modo si può migliorare davvero nel modellismo”.

Ti aspettiamo a Hobby Model Expo!

Vuoi osservare dal vivo il plastico del Gruppo Fermodellistico e656 e fare shopping di prodotti di tante tipologie di modellismo?

Allora ti aspettiamo a Hobby Model Expo dal 23 al 25 settembre 2022.

L’appuntamento, come sempre, è al Parco Esposizioni Novegro.