NOVEGRO RAILWAY: PASSIONE TRENINI A VAPORE!

La magia del fermodellismo unita all’emozione di guidare una locomotiva e di trasportare dei passeggeri.

Non ci sono parole più adatte per descrivere l’attività portata avanti dal team di Novegro Railway, che da ormai 30 anni è presente nell’area esterna del Parco Esposizioni Novegro (durante diverse manifestazioni) e si impegna a mettere in funzione treni di piccole dimensioni ma in grado di portare delle persone sulle proprie carrozze.

Mentre aspettiamo la prossima edizione di Hobby Model Expo (23,24,25 settembre 2022), abbiamo fatto una chiacchierata con Lorenzo Lobbia, uno dei rappresentanti di Novegro Railway, che ci ha raccontato varie curiosità in merito all’affascinante mondo del vaporismo e dintorni.

Novegro Railway: l’inizio del progetto

Novegro Railway è ormai una realtà affermata all’interno del Parco Esposizioni Novegro e anche un fattore distintivo del polo fieristico.

“L’associazione è nata nel 1992 grazie al Geom. Enrico Figini, che ha fatto conoscere all’ente fiera questo tipo di attività – ha spiegato Lobbia – L’idea era quella di trovare qualcosa di unico e innovativo per la manifestazione dedicata al modellismo e, dopo il successo del primo esperimento, i nostri trenini hanno cominciato ad essere presenti anche in altri eventi di Novegro. Attualmente siamo composti da una squadra di 6 membri più attivi insieme ad altri collaboratori, per un totale di circa 20 persone”.

La locomotiva N.4 delle ferrovie gallesi Ffestiniog Railway in azione

Le locomotive principali

Le locomotive di Novegro Railway, a seconda della loro dimensione, girano su tracciati di binari da 5″ e da 7 ¼”. I trenini, inoltre, si distinguono tra loro per il tipo di alimentazione, che può essere termo-elettrica, totalmente elettrica mediante accumulatori oppure a vapore.

“Due treni e 3 carrozze sono di proprietà del Parco e ce ne sono altri di privati che le mettono a disposizione abitualmente per il circuito – ha specificato Lorenzo – Le due locomotive del Parco sono il D.341 FS e il P40-DC (noto come Genesis), che riproducono perfettamente le locomotive realmente esistenti e sono dotati di trazione termo-elettrica.

Tra i trenini dei privati, invece, spiccano i seguenti modelli: Locomotiva inglese “standard gauge” 4170 a vapore (costruita 40 anni fa da un appassionato inglese e acquistata da Lorenzo Lobbia nel 2013), la n.4 delle ferrovie gallesi Ffestiniog Railway a scartamento ultraridotto (“2 foot gauge” corrispondenti circa a 600mm) di proprietà del Sig. Danilo Catanzano e l’elettrica americana LC – 1 della nota compagnia Norfolk and Western. La prima locomotiva di proprietà del Parco è stata il Genesis. Al momento, sul tracciato da 5″ abbiamo fatto circolare un massimo di 5 mezzi contemporaneamente, mentre su quello da 7 ¼” ci siamo spinti fino a sette trenini”.

Parata di Locomotive in occasione di una manifestazione. Da sinistra: FS D.341.1000, locomotiva Decauville 0-4-2 “Cervia”, Locomotiva 0-6-0 4170 e P40-DC Genesis della compagnia Amtrak.

Il funzionamento del materiale di trazione

Nonostante si tratti di locomotive molto più piccole rispetto a quelle reali, il principio di funzionamento rimane pressoché identico a quello dei treni  “in carne ed ossa”. Le locomotive a vapore, in particolar modo, devono essere riprodotte fedelmente per poter funzionare. È inoltre richiesta la presenza di un macchinista che sappia pilotare il mezzo in condizioni di sicurezza per sé stesso e per i passeggeri.

“Il funzionamento dei treni Diesel-elettrici, viene riproposto in scala mediante l’utilizzo di un generatore endotermico commerciale installato nel modello, il gruppo motore-generatrice alimenta poi dei motori elettrici posti sui carrelli. Il carburante utilizzato per alimentare questi modelli è solitamente benzina, per questo i modellisti preferiscono definirli Termo-Elettrici a sottolineare un cambio di carburante per l’alimentazione, pur mantenendo lo stesso principio di funzionamento.

Le locomotive ad accumulatori invece, sono dotate di un voluminoso pacco batterie al quale viene applicata un’elettronica di potenza per controllare uno o più motori calettati agli assi di trazione. Quelli a vapore hanno invece lo stesso funzionamento delle locomotive di una volta – ha spiegato Lobbia – La caldaia è alimentata a carbone e l’acqua portata alla temperatura di 120 gradi crea la pressione necessaria per muovere i pistoni. Il ruolo del macchinista è tutto fuorché secondario e, per questa ragione, permettiamo unicamente ai nostri collaboratori maggiorenni ed istruiti di guidare la locomotiva con qualcuno sulle carrozze”.

Lorenzo Lobbia (a sinistra), Danilo Catanzano al centro e il modellista piemontese Mario Pirra durante le prove di un prototipo

Un impegno continuo

L’impegno richiesto ai membri dell’associazione non si limita alle manifestazioni in cui sono aperte le mini-ferrovie: ci sono infatti varie mansioni di controllo e manutenzione necessarie per garantire una performance ottimale.

“Nessuno di noi ha un ruolo preciso e stabilito all’interno del gruppo. Per questo motivo ognuno si dedica all’attività che è richiesta in un determinato momento – ha sottolineato Lorenzo – Tra queste attività figurano la manutenzione delle rotaie: Opere di rincalzamento (cioè inserire nuova ghiaia e rimettere a livello il binario), Opere di sostituzione di rotaie usurate (taglio, saldatura e verifica finale dello scartamento), Manutenzione dei deviatoi (comunemente detti scambi, consiste nelle operazioni di lubrificazione e sostituzione di meccanismi logorati dal tempo) e verifica dell’impianto pneumatico (quello che permette la movimentazione dei deviatoi). Il lavoro di manutenzione dei binari è continuo e ci tiene impegnati ogni due sabati. Le locomotive Termo-Elettriche richiedono inoltre un controllo annuale con il consueto cambio dell’olio e il serraggio viti, che inevitabilmente tendono ad allentarsi con le forti vibrazioni. Le locomotive a vapore invece hanno bisogno di una manutenzione ordinaria dopo ogni fine esercizio, lubrificazione delle parti soggette a strisciamento, pulizia dei tubi bollitori e della griglia.

Alcune attività di manutenzione dei binari

Un trenino per grandi e piccini

Ma come nasce la passione di Lorenzo Lobbia e degli altri membri di Novegro Railway? E perché, in tutte le manifestazioni in cui sono presenti, le piccole locomotive attirano l’attenzione di visitatori di ogni età?

“Il nostro interesse ha origine dal modellismo ferroviario e dalla passione nei confronti dei mezzi reali. Con il Vapore Vivo possiamo coniugare questi due aspetti mettendoci in gioco e facendo da macchinisti per questi trenini – ha spiegato Lobbia – Sia i bambini che gli adulti rimangono colpiti quando vedono un modello in scala che riesce però anche a trasportare delle persone. C’è inoltre un fattore educativo, sia per quanto concerne la storia delle locomotive (visto che si utilizzano delle fedeli riproduzioni), sia per quanto concerne l’aspetto tecnico di automazione elettrica o termodinamica”.

Inizio della costruzione di una locomotiva elettrica

Una passione per pochi

Il vaporismo, sfortunatamente, è poco diffuso nel nostro Paese, ma Novegro Railway può contare su nuove leve.

“Ci sono circa 100 persone (riunite in pochissime associazioni) in tutta Italia che propongono attività di Vapore Vivo. A Novegro ci sentiamo però più fortunati perché abbiamo un ricambio generazionale: 5 ragazzi dell’associazione sono sotto i 22 anni e, per valorizzarli, affidiamo loro anche incarichi che non sono di mero supporto” ha concluso Lorenzo.

Ti aspettiamo a Hobby Model Expo!

Vuoi salire anche tu sul trenino e tuffarti in uno spettacolare mondo di modellini di ogni genere?

Allora ti aspettiamo a Hobby Model Expo il 23,24,25 settembre.

L’appuntamento, come sempre, è al Parco Esposizioni Novegro.